Arianna
«Bello, forte, coraggioso e intelligente,
lo vidi e mi innamorai perdutamente.
Il mio fratellastro, venne per eliminare;
illusa da vane promesse, lo volli aiutare.
Con un filo Dedalo mi indicò il modo:
io mi cinsi il filo attorno con un nodo,
Teseo che dall'altra parte era avvinto,
poté ritrovare, poi, l'uscita del labirinto.
Dopo l'avventura, partimmo per Atene,
sicura di trovare in lui tutto il mio bene.
Teseo, però, mi mollò un tiro basso,
abbandonandomi nell'isola di Nasso.
Gli dei esaudirono la mia preghiera:
sulla nave rimase ancora la vela nera;
Egeo, da lontano, questa vide sventolare,
sconvolto, per il dolore, si getto in mare.
Non tutte le disgrazie vengono per male,
fu qui che conobbi il vero amore fatale;
cambiò in meglio assai il mio destino:
divenni sposa di Dioniso, il dio del vino.»
(Pino Bullara)