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Il Cobra.

 

Un tempo i Leoni, nel bene e nel male,

erano i soli signori del mondo animale.

Chi era saggio, chi sciocco e chi inetto;

nessun, di certo, poteva essere perfetto!

 

In nome della libertà e della biodiversità,

si cominciò a contestare la loro autorità:

"Tutti quanti hanno diritto di comandare."

"Votazioni libere dovunque bisogna fare."

 

Si fecero barricate, ci furono manifestazioni,

così alla fine si ottennero libere votazioni.

Tutti gli animali contenti fecero gran festa...

e qualche re, sul patibolo, perse la testa.

 

Andarono al potere vari e tanti animali:

Elefanti, Volpi, Cavalli, Asini e Maiali.

Sciacalli e Vipere, pur dandosi da fare,

solo nell'ombra preferivano tramare.

 

Un dì, un Cobra, esperto nel sondaggio,

di presentarsi in politica ebbe il coraggio.

Iene, Serpenti, Asini, Ragni e Scorpioni,

compatti, lo appoggiarono nelle votazioni.

 

Mentre gli altri animali stavano a litigare,

il Cobra si prese il potere senza sudare.

In nome della libertà, per favorire i vicini,

approvò delle leggi "ad usum Delphini".

 

Poi a dispetto del diritto e della parità,

si approvò una legge: la sua immunità.

Come finisce la storia non ve lo so dire,

perché è una storia vera... e non vuol finire!

                                 

Un popolo, che dimentica il passato,

a ripetere i suoi errori è destinato.

Democrazia è cosciente partecipazione;

la dittatura è la più grande maledizione.

                        (Pino Bullàra)

 


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