Un
omino piccino piccino
Conosco
un omino piccino
piccino,
che
in crociera faceva il ballerino.
Riusciva,
appena, a sbarcare il lunario,
ma
poi come fu! Divenne miliardario.
Aprì
cantieri, costruì ville e palazzine,
creò
televisioni private, con pupi e veline.
Ma
aveva sempre un quel far bizantino,
perché lui
era... un omino piccino piccino.
Poi
il grande salto volle tentare:
scese
in politica e si diede da fare.
Fondò
un partito, diviene Premier, perfino,
restava
però... un omino piccino piccino.
Venne
accusato di imbrogli e reati,
lui
si difese attaccando politici e magistrati.
Si
fece leggi come fu per il "Delfino",
ma
era sempre... un omino piccino piccino.
Era
intollerante a dissensi e a opposizione.
Tentò
di stravolgere, pure, la Costituzione.
Anche
del Duce provò a seguire il cammino,
ma
rimaneva… un omino piccino piccino.
Faceva
festini a palazzo e in villette,
tradendo
la moglie con quelle donnette.
Escort
e pupe lo chiamavano "papino",
perché
era... un omino piccino piccino.
Poi
in politica internazionale...
era
una macchietta di carnevale:
faceva
le corna, il baciamani a un beduino...
Ma
si sa, lui
era... un omino piccino piccino.
Sfocia
nel fango questa storia lunga,
per
squallidi
fatti di bunga-bunga.
Trascinando con sé
il Paese in declino,
perché lui è... un omino piccino piccino.
(Pino
Bullara)
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