Enrico
«Avevo un sogno... avversato,
ma fattivo:
portare il
partito comunista nell’esecutivo.
Avevo un sogno per l’autonomia e il pacifismo,
dar vita
a un gran movimento: “l’eurocomunismo”.
Avevo un sogno... un sogno per
il bene sociale:
“il
compromesso storico”, nell’unità nazionale.
Ero un ragazzino, ma convinto
antifascista,
quando
entrai nelle file del partito comunista.
Ho sempre cercato dialogo e collaborazione.
Ho sempre avversato intrighi e corruzione.
Divenni a cinquant’anni segretario nazionale.
Da subito, a tutti, denunciai la questione morale.
Il dialogo tra cattolici e la classe operaia cercai;
un’Europa
autonoma, coi partiti fratelli, sognai.
La morte, però, mi colse in un attimo fuggente,
mentre
ero a Padova a parlare a tanta gente.
Di me dirà Indro Montanelli, nella sua testata:
“...uomo
introverso, ma di onestà immacolata.»
(Pino Bullara)