Bettino
«Ricordo la neve bianca delle Alpi,
la
foschia e la brughiera di Brianza:
i
cespugli, i colori e la fragranza.
Ora, solo la sabbia del suolo africano
e questa muta
oscurità, dentro la fossa,
avvolgono,
per sempre, le mie ossa.
Qui, sono stato, da sempre, rispettato,
e la
gente nutre una stima sincera,
ma resto
un esule in terra straniera.
Dopo il successo avuto al congresso,
divenni del
Consiglio il Presidente,
stimato
dai politici e dalla gente.
Con me, era cambiato il vento,
e poi sull’onda lunga francese,
il
partito ebbe un successo palese.
Ma, a Sigonella osai
contrastare
l’arroganza
della stella americana,
per
affermare la sovranità italiana.
Questa è stata, e non sarà mai detto,
la causa
di tutte le mie sventure...
ma altrove
si cercherà una scure.
E si
cercò là dove ognuno sapeva,
là
dove politici e imprenditori
erano tutti
corrotti e corruttori.
Ben vengano le mani se son pulite,
ma se le
mani son solo nude e vuote...
dell’economia
fermeranno le ruote.»
(Pino Bullara)