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Off/On
Andromeda
«Bagnata
dagli spruzzi del mare,
lì incatenata,
stavo ad aspettare
che quel
mostro marino uscisse
e che al
più presto tutto finisse.
Le nubi in
cielo vidi squarciare,
e un bianco
cavallo alato volare,
montato da un
prode cavaliere:
visioni strane, ma
proprio vere.
L'uomo mi
si accostò con rispetto,
ma io rimasi
muta e con sospetto.
Alla fine,
sciolsi ogni esitazione
e a lui
rivelai la mia situazione:
mia madre
Cassiopea si vantava,
che in
bellezza le Nereidi superava,
Poseidone ci inviò un mostro fatale,
per fio, io divenni
vittima sacrificale.
Il mostro
uscì dal mare all'improvviso,
io, per la
paura, sbiancai tutta in viso,
Perseo lo affrontò
con molta abilità,
mettendo
così fine a quella calamità.
Lui chiese
la mia mano ai miei genitori,
innamorata, io lo
sposai senza timori.
Vivemmo in
terra gioie ed emozioni,
ora siamo in
cielo come costellazioni.»
(Pino Bullara)