Tifo e Sicurezza
Tifo era un bel
giovanotto: simpatico, cordiale e stimato da tutti. Aveva una grande passione: l'amore per la sua squadra. Tutte le
Domeniche, in compagnia dei suoi amici, andava allo stadio, e la vittoria della
sua squadra era per lui una gioia immensa.
Un
giorno, andando allo stadio, incontrò Violenza, in compagnia di Aggressione e Intolleranza. Violenza
propose al giovane di unirsi a loro; Tifo,
preso dal suo fascino non seppe dir di no. Da allora,
ogni qual volta il quartetto si incontrava, allo
stadio succedevano sempre tafferugli.
Allo stadio andava pure Sicurezza, figlia di
Onore e Giustizia. Sicurezza
era una ragazza integerrima ed aveva una forte passione per le
armi. Quando c'era lei allo stadio, si respirava
un'aria di tranquillità.
Anche Sicurezza, però, cominciò a frequentare cattive
amicizie; spesso la si vedeva in compagnia di Presunzione,
Arroganza e Spavalderia. Un giorno, proprio mentre era in loro compagnia, Sicurezza
notò un po' di confusione, e per far notare la sua presenza sparò
un colpo in aria e poi un altro... non si sa dove!
Tifo, che tutto tranquillo stava seduto, un po' distante, nella sua
auto, venne colpito a morte.
Violenza e le
compagne Aggressione e Intolleranza allora si scatenarono. A
loro si unirono Vendetta e Rabbia.
Onore e giustizia, a dispetto del nome, cercarono di difendere la
figlia. In loro aiuto intervennero Inganno e Mistificazione.
Follia,
allora, si impossessò della situazione e lo
scontro tra le due parti fu cruento.
Ci furono molte vittime eccellenti: Fiducia,
Istituzioni, Pace, Rispetto, Tolleranza, Comprensione, Verità.
Speranza
rimase ferita gravemente; forse si salverà!
Si dice e si racconta: una volta c'era...
e se non è storia finta, è storia vera!
Pino Bullara.