Elena
«Nata da
un uovo fecondato per diletto,
fui destinata a
diventare donna-oggetto.
Fui oggetto di
scambio e merce preziosa
di una dea
bella, ma perfida e vanitosa.
Sposa di Menelao e di Sparta regina,
in casa mia,
sono stata oggetto di rapina.
La memoria
dalla nebbia è offuscata,
forse, una mia
figura a Troia fu portata.
Di me dicono che sia stata molto bella,
più delle dea
Afrodite, sì proprio quella.
Per colpa di
Paride, la
città fu distrutta
e io fui
trascinata in questa storia brutta.
Finita la
guerra, di tutto io fui perdonata,
ma i maligni
dissero che fui massacrata.
Malignità
ne sono state dette una marea.
Se essere bella
è una colpa, sono una rea.
In
realtà, la guerra fu fatta per interessi,
io fui la
copertura, per giustificare essi.
L’amore
è gioia se c’è stima e affetto,
è un inferno,
se sei una donna-oggetto.»
(Pino Bullara)