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La leggenda di Cynara

Cynàra corteggiata!
Cynàra sfortunata!
Ninfa bella e graziosa,
mutata in pianta spinosa!*

Si narra d’una leggenda, o storia vera,
del tempo in cui la Sicilia greca era.
C’era una vota, in quest’isola incantata,
una bella ragazza da tutti desiderata.

Per i capelli chiari chiamata Cynàra,
aveva due occhi verdi di bellezza rara.
Perfino in Olimpo la ninfa divenne famosa,
e Zeus scese da lì, per conoscere la graziosa.

Si sa che Zeus era un donnaiolo banale,
e si mutava in cigno, o in altro animale,
per far colpo sulle donne che adocchiava;
ma Cynàra resistette: il suo amore rifiutava.

Il rifiuto della ragazza rese Zeus furioso,
che, per rabbia, la mutò in carciofo spinoso.
Il cuore di Cynàra, però, non poté mutare:
buono e prezioso continuò a restare.

Qui, questa pianta è stata sempre nostrana.
Dalla Sicilia, nel medioevo, passò in Toscana.
Con Caterina de’ Medici in Francia fu portata.
Ora in tutto il mondo essa viene coltivata.

Ovunque i carciofi sono importati ed esportati.
Quelli senza spine, ormai, sono i più colivati.
La varietà spinosa, però, è la più pregiata;
viene da Palermo, Cerda, Menfi e Licata.

Il carciofo lo cuciniamo, ormai, tutti quanti;
lo preparano, pure, negozi, taverne e ristoranti.
Si fa fritto, bollito, sott’olio o come meglio piace,
ma il modo più gustoso è quello fatto alla brace.

Cynàra! Cynàra!
Ninfa di bellezza rara!
Fu mutata in carciofo spinoso,
ma il suo cuore restò dolce e prezioso.

(Pino Bullara)
*Cynara scolymus: nome scientifico del carciofo.

 


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