A Chiara e
Francesco
Profumo di
fiori, bianchi come neve,
nel primo
giorno del mese più breve;
odore di
mandorlo nella valle agrigentina,
fragranza
di zagara nella bella"Marina."
Siamo
nell'anno duemilaenove,
e avete
superato tante e tante prove,
un quarto
di secolo è già passato,
ma il
vostro amore non è mutato.
Nella chiesa
del Carmelo, a voi cara,
siete
ritornati Francesco e Chiara;
in questa
chiesa di piano lanterna,
dove vi
siete giurati fedeltà eterna.
Siete
nuovamente qui, in queste ore,
per confermare
il vostro grande amore.
Stesso
sentimento, stessa emozione,
ma nuova
gente... nuova situazione.
A questa
famiglia che avete formato,
Laura e
Serena il Signore Vi ha
dato:
due belle
ragazze, brave ed educate,
dalle
persone ben volute e stimate.
E noi tutti: colleghi, amici
e parenti
partecipiamo,
alla vostra gioia, contenti;
augurandovi,
di cuore, la cosa più cara:
tanta felicità... Francesco e
Chiara.
(Pino Bullara)