Ipazia
"Al tempo d'Arcadio, imperatore d'oriente,
Alessandria d'Egitto era una città fiorente,
qui, le arti e le scienze, il Museo tutelava,
e la cultura ellenica le menti formava.
Geometra e filosofo fu Teone, mio genitore,
io, Ipazia, seguii le sue orme con fervore.
Divenni stimata docente d'astronomia,
insegnavo, inoltre, matematica e filosofia.
Seguendo i principi dei miei insegnamenti,
sono stati realizzati tanti e vari strumenti:
l'astrolabio, l'idroscopio, il planisfero;
guida sicura e punto di riferimento ero.
Gli antichi dèi erano stati abbandonati,
e i loro bei templi vennero devastati.
I cristiani erano sempre più intolleranti,
ed io divenni oggetto di insulti pesanti.
Dall'invettiva, quindi, si passò ai fatti,
questi si accanirono contro me da matti:
Attirata in un'imboscata, fui denudata,
tagliata in brandelli e infine bruciata.
Troppo spesso il fanatismo religioso
può degenerare in un cancro pericoloso;
in nome di questa o di quella divinità,
si commettono atroci crimini senza pietà."
(Pino Bullara)