Joseph Marie Garibaldi
«Mi chiamo Joseph Marie Garibaldi
(con l'accento tonico sull'ultima "i").
Sono Nizzardo e fieramente Francese;
la Francia, non lItalia, è il mio paese.
"Eroe dei due mondi" venni chiamato,
ma è un titolo esagerato, non meritato.
Io fui marinaio, pirata e avventuriero,
massone, dittatore e pure condottiero.
Con mille uomini e incoscienza tanta,
l'undici Maggio milleottocentosessanta,
sbarcai a Marsala con tutta la flotta mia:
l'invasione delle Due Sicilie prese il via.
Consegnai le conquiste a un sovrano,
che se le annesse con un colpo di mano.
L'unità d'Italia però non fu patriottismo,
ma una vile porcata fatta con cinismo.
Vittorio Emanuele, con ferocia inaudita,
depredò l'Italia del Sud, che fu avvilita.
Potranno mai perdonarmi i meridionali
per questa sciagura e tutti questi mali?
A sessantaquattro anni giusti dalla mia morte,
la monarchia subirà la mia stessa sorte.
L'Italia manderà in esilio il suo sovrano
e si darà un nuovo assetto repubblicano.»
(Pino Bullara)