Galatea
ed Aci
Candida
come il latte era la sua pelle,
delle Nereidi la
più bella tra le belle.
La ninfa
era amata dal pastorello Aci,
lei ricambiava
l'amore coi suoi baci.
Anche Polifemo di lei s'era invaghito,
e di
eliminare il suo rivale aveva ordito:
preso un masso
glielo scagliò addosso,
seppellendo Aci sotto
un grande fosso.
Galatea,
per la disgrazia, era avvilita
e
supplicò gli Dei di riportarlo in vita.
Il volere
degli Dei così venne decretato:
il giovane
Aci in fiume fu trasformato.
Da quel
masso unto di sangue innocente
ne
uscì acqua fresca e chiara di sorgente.
Lieta
Galatea, come ninfa delle acque,
si unì
all'amato e accanto a lui giacque.
(Pino Bullara)