( A Rosa, Angelo e Fernanda.)
L’isola che non c’è
Conosco un’isola che non c’è,
c’era una volta... or piú non c’è.
Il milleottocentotrentuno correva,
il sole di Luglio in cielo splendeva.
Di fronte a Marsala, in mezzo al mare,
una nuvola nera si vede spuntare:
una nuvola nera che il fuoco getta
e che dà origine a un’isoletta..
Ferdinandea è chiamata, per Sua Maestà;
Francia e Inghilterra ne rivendicano sovranità.
Re Ferdinando nero diventa qin viso;
venti di guerra appaiono all’improvviso.
L’isola, allora, per il dolore
si mette a piangere a crepa-cuore.
E sono lacrime calde e grosse,
che la portarono fino alle fosse.
L’isoletta così inabissata,
ha paura di essere ricordata.
Dorme tranquilla in fondo al mare
e piú non pensa a riaffiorare.
C’è sotto il mare un’isoletta
tutta tranquilla, sola, soletta.
nel mese di Luglio un dì spuntó,
conobbe gli uomini.... e si inabissò.
(Pino Bullara)