I giorni degli
alcioni
Alcione, figlia del dio dei venti, e Ceìce,
figlio
dell’astro del mattino, si sposarono.
Però ebbero un’idea sventurata ed infelice:
per gioia, a Zeus
e ad Era si paragonarono.
Ora, gli Dei dell’Olimpo si offesero tutti,
e decisero di
porre fine alla loro unione.
Poseidone annegò Ceìce tra i suoi flutti.
Alcione si gettò in mare, per disperazione.
Eolo, per il dolore, fermò tutti i suoi venti.
Eòsforo, astro del mattino, inibì le stagioni.
Gli Dei trovarono un rimedio agli eventi:
i due sventurati
vennero mutati in alcioni.
I giovani, per la gioia d’essersi ritrovati,
presso quelle acque
che a loro furon fatali,
costruirono il più
bel nido d' innamorati...
e qui allevarono
i loro piccoli con le ali.
Ogni anno ciò si ripete: la notte non smette
d'inseguire il sole, finché non lo va a fermare;
e per sette
giorni prima e poi ancora sette,
Eolo ordina ai suoi venti di non soffiare.*
Gli alcioni, allora, costruiscono il loro nido
sulla scogliera
lambita dalle onde del mare;
e in questo
luogo diventato per loro fido,
continuano, per sempre, a
potersi amare.
(Pino Bullara)
(*)La settimana precedente e quella successiva
al
solstizio d’inverno( 21/22 Dicembre.)
("Sol statio" = "fermata del sole")